mercoledì 25 febbraio 2009

Little Arithmetics #2

La scoria siamo noi (nessuno si senta escluso...).
Così titolava Il Manifesto oggi.

Riproviamo con l'aritmetica (o comunque con i dati di fatto): vediamo se viene un esercizio migliore.
  1. La crisi energetica è ora, mentre una centrale nucleare ha tempi di realizzazione di una decina di anni. Nel frattempo si potrebbe molto più efficacemente investire sulle fonti rinnovabili (quelle vere però!)
  2. Se il petrolio è in esaurimento (ma su questo purtroppo ci sono dubbi) quanto uranio abbiamo a disposizione?
  3. L'energia nucleare è pulita? I processi di costruzione delle centrali, nonché quelli di estrazione, raffinamento e arricchimento dell'uranio producono CO2.
  4. Le scorie radioattive durano tra i 200 e i 24.000 anni.
  5. Le centrali di quarta generazione (quelle che dicono sicure) saranno pronte per il 2040.
  6. L'Italia è un paese a rischio sismico.

3 commenti:

Terzilio ha detto...

Alla fine, onestamente, io non so unaseganulla! Faccio eco a cose che sento dire da gente che ho conosciuto e di cui mi fido. Gran parte della conoscenza si basa su questo no? Si può mica sempre ricostruire e sperimentare tutto da capo!!
Dico questo perché mi piace il confronto e sono disposto a cambiare idea quando qualcuno mi convince. Perciò aspetto punti di vista diversi dal mio.

T.

Anonimo ha detto...

spesso, quando faccio discorsi ambientalisti, mi sento ripsondere "non si può tornare indietro, bisogna andare avanti". a breve costruiranno un'autostrada a 100 metri da casa mia. abbiamo veramente bisogno di andare più veloce e di arrivare prima? a volte ho l'impressione che gli interessi economici in ballo sono così imponenti che ogni campagna ecologista è destinata a morire. o per lo meno, si vince una battaglia ma si perde la guerra. e pensare che in passato non compravo nemmeno le scarpe in pelle! dai, T, provaci tu a instillare un po' di ottimismo. A

Terzilio ha detto...

Per essere ottimisti bisogna puntare lo sguardo lontano. (L'adesso non promette niente di buono, anzi aver paura di quello che potrà succedere, secondo me, è uno dei sentimenti più utili che possiamo provare). Dicevo del puntare lo sguardo lontano... queste nuove generazioni, non so, sono chiaramente diversi da quello che eravamo noi alla loro età, ma passando tra i banchi noto menti vispe, voglia di far bene, gran senso della giustizia. Spero di non essere un illuso, eppure talvolta, incrociando lo sguardo della persona a cui passo il testimone, mi viene da pensare: ci siamo, questo sì che ha gambe e fiato! Vai corri più che puoi!

T.