mercoledì 22 maggio 2019

di tanta architettura

Di tanta architettura cosa resta?
Ho sbagliato la posa dell'ultimo stuzzicadenti
e l'incastro perfetto, il gioco di pesi e contrappesi
è venuto giù.
Continuo a fissare le macerie,
cerco di rinvenire tra i frantumi
piccoli moduli da salvare.
Vago tra immagini colate via
di una fragile perfezione ormai andata,
le accarezzo fugacemente ché scottano ancora.
Non mi si parli di futuro adesso,
c'è da rimanere un po' qui in mezzo allo sfacelo
prima di cercare le proprie gambe,
prima di sollevare gli occhi verso un punto lontano.

giovedì 16 maggio 2019

ciò che è stato non è

Abbiamo tutta una vita
da NON vivere insieme.
Sugli scaffali di Dio
s'impolverano i gesti possibili:
le mosche cherubiche insozzano
le nostre carezze;
stanno appollaiati come gufi
i sentimenti impagliati.
"Merce inesitata" - griderà l'angelo d'ottone -
dieci casse di vite, di possibili.
E avremo anche una morte da morire:
una morte casuale, innecessaria,
distratta, senza te.
Giorgio Manganelli.