Tre travi longitudinali sorreggono il soffitto angoloso, sotto tetto, di questa camera ampia, da sola, come la mia casa di città. Questa camera ha due occhi e un naso ed ogni mattina lo sguardo fisso delle due finestre è ripulito dal pulviscolo di moscerini e insetti ad opera di una frotta di rondoni. Sono precisi ed efficaci e sfiorano la fronte, passano inpavidi davanti allo sguardo abbacinato e sbattono il loro volo sulla parete di fianco, aggrappandosi, con le zampine minime e il mantello che pende dalle spalle, all'orlo di un foro. Un becco incontra un altro becco: è un tic preciso e fulmineo, uno scambio che mai fallisce.
Ieri notte invece, metà luna stava fissa nell'occhio destro. L'altra metà, pur presente, si guardava bene dal mostrarsi.
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