sabato 7 marzo 2009

Muri

E' dolcissimo non appartenerti.

Questa la scritta che campeggiava su un muro costeggiante un'area dismessa.
Capitava spesso che parcheggiassimo proprio di fronte a quella scritta andando in un locale lì vicino che ospitava serate a base di concerti e buona musica.
Capitava che disquisissimo su cosa potesse mai significare quella frase e ognuno proponeva e difendeva la sua teoria.

Un giorno scoprimmo che era tratta da Pompeo di Andrea Pazienza. E lì i significati si restrinsero un bel po'. Ma ormai il suo senso originario, quello a cui aveva pensato il suo eminente autore, non era più poi così rilevante per noi che l'avevamo masticata così tanto con il pensiero.

Ora quella scritta non c'è più.

Ma l'altro giorno mi è rimbalzata in testa da non so dove.
E all'improvviso aveva un significato nuovo, mai esplorato nelle animate discussioni di quei tempi.
Però se la dovessi dire io, nel nuovo senso che adesso mi piace attribuirle, la volgerei in forma riflessiva. Suonerebbe così:

E' dolcissimo non appartenersi.

1 commento:

Unknown ha detto...

mi piace molto la tua forma riflessiva!! f